Un promontorio come una mano protesa verso il mare, un’estremità affacciata su un’acqua di cristallo, ignote spiagge che tennero abbracciato per l’ultima volta il pilota del vascello di Enea di Troia.
Un suggestivo scenario dalle connotazioni epiche, luogo a cui è stato imposto il nome di Palinuro. Palinuro è uno dei diamanti più splendenti nel diadema della Costiera Cilentana.
Dalle sabbiose spiagge s’erge imponente Capo Palinuro, quasi a proteggere con gelosia questo lembo di paradiso così pieno di fascino. Sulla sua sommità si trovano la stazione meteorologica, che ha sede nel vecchio semaforo della Marina militare, e la bianca torre del faro. Il corso del fiume Lambro, che sfocia presso la cala della Marinella, separa il promontorio da quella che la tradizione vuole sia la dimora delle Sirene: il colle di Molpa, sede dell’antico villaggio, dov’è ancora possibile ammirare i ruderi del castello medievale. A nord il borgo diPalinuro degrada sulla Ficucella, ideale continuazione dell’immensa spiaggia delle Saline. L’Archetiello e l’Arco Naturale invece, magnifiche sculture modellate nella roccia dalla forza dei venti, affacciano entrambi a sud, incorniciando questo tratto di costa impreziosito dalla presenza del torpido Scoglio del Coniglio. Palinuro viene definita come il “Villaggio dalle mille grotte”.
Le grotte si offrono al pubblico nella loro algida eleganza. Il mare pescoso, dai fondali coperti di fitta vegetazione: mondo sommerso,paradiso per i subacquei. Dalle fessure delle rupi nasce spontanea la”Primula palinuri”, specie botanica assolutamente unica,con delicati fiorellini giallo-dorati. Ormai in via di estinzione fiorisce a partire da febbraio, solo ed esclusivamente qui. Non a caso è stata scelta come simbolo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Palinuro può rappresentare davvero la comoda base per escursioni nelle località vicine e offrire l’occasione di intraprendere sane passeggiate seguendo il corso dei fiumi o d’organizzare indimenticabili raid fotografici.
Gli importanti rinvenimenti sepolcrali e il ritrovamento di una serie di reperti risalenti all’età arcaica hanno inoltre portato alla creazione dell’Antiquarium, a testimonianza del notevole patrimonio archeologico esistente in tutto il circondario.